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NASTRI ADESIVI PER RIPARAZIONE E PROTEZIONE

Versatilità e funzionalità dei nastri adesivi per riparazione e protezione
I nastri adesivi rappresentano una soluzione versatile e indispensabile oltre che per l’imballo anche per una vasta gamma di esigenze di riparazione e protezione. Questi prodotti appartengono ad una categoria che riguarda la protezione e la riparazione e sono progettati per offrire massima resistenza e affidabilità, rendendoli ideali per molteplici applicazioni. Di seguito vi presentiamo i prodotti Fabo ideali per la riparazione e la protezione.
Riparazione e rinforzo
Il nastro americano o duct tape, noto per la sua robustezza e impermeabilità, è perfetto per riparazioni di emergenza e progetti a lungo termine. La sua capacità di aderire saldamente a diverse superfici lo rende una scelta popolare in molte situazioni domestiche e industriali.

Con supporto in polietilene rinforzato e adesivo hot melt, il nastro americano 888 è ideale per applicazioni di rinforzo, cinturaggio e imballo di pacchi pesanti. È impermeabile, facile da lacerare e disponibile nei colori grigio e nero, in diversi formati di taglio.

Protezione, riparazione e fissaggio delle superfici
Per proteggere le superfici da graffi e danni, i nastri per protezione e metallizzati offrono un’ottima resistenza iniziale e sono ideali per giuntare, fasciare e fissare materiali isolanti. Questi nastri sono progettati per resistere a temperature variabili e condizioni ambientali difficili, garantendo una protezione duratura.

Il nastro protettivo 900, invece, è caratterizzato da un adesivo acrilico a base acqua privo di solventi, con supporto di polietilene (PE) a bassa densità. Questo nastro offre una resistenza eccezionale alla lacerazione e ai raggi UV, ideale per applicazioni di protezione, appunto, cinturaggio e riparazione, ad esempio, di serre.

Questo nastro si presenta anche nella versione 922 a spessore maggiorato e con bordo zig-zag.

Entrambi realizzati nella colorazione trasparente, possono esser tagliati in diversi formati, dal singolo nastro al jumbetto al jumbo roll.

Presente nella nostra gamma prodotti, anche il nastro metallizzato 243, con adesivo acrilico solvent free e supporto in polipropilene biorientato (BOPP). Perfetto per fasciatura, fissaggio di materiali isolanti e giuntura di oggetti, offre resistenza ai raggi UV e può essere personalizzato tramite stampa flessografica.

Imballaggio e applicazioni speciali
I nastri adesivi per riparazione e protezione sono inoltre particolarmente utili per la chiusura di imballi pesanti, offrendo una soluzione sicura per la spedizione e il trasporto dei propri imballi sia singoli che su pallet di varie dimensioni.

Grazie alle tecnologie di sviluppo e progettazione, oltre che di controllo qualità e innovazione, possiamo inoltre offrire nastri adesivi rimovibili, perfetti per situazioni in cui è necessario un fissaggio, una riparazione o una protezione temporanei. Questi nastri sono ideali per proteggere superfici durante lavori di verniciatura o altre operazioni che potrebbero danneggiare i materiali sottostanti. Oppure riparare piccoli elettrodomestici o, ancora, proteggere zanzariere o componenti auto in attesa di un in intervento professionale.

Tali nastri, risultano dunque ottimi per distributori, rivenditori o cataloghisti che hanno così modo di presentare soluzioni mirate alle specifiche richieste dei propri clienti.

Conclusione
I nastri adesivi si distinguono per l’ampia gamma di materiali e adesività, rispondendo efficacemente alle esigenze di rinforzo, riparazione, imballaggio e protezione da graffi e danni. Con la nostra esperienza e innovazione, offriamo prodotti che garantiscono risultati ottimali e duraturi, strumenti versatili e indispensabili in molteplici contesti, dalla casa all’industria.

Posted by Benedetta Ballati

I nostri scarti diventano una risorse preziosa: ti raccontiamo come

Gli scarti di produzione rappresentano una realtà comune a tutte le aziende manifatturiere. Si tratta di materiali, semilavorati o pezzi finiti che non possono essere venduti perché non conformi agli standard qualitativi richiesti o per altri motivi.
Oltre a generare un impatto ambientale negativo, gli scarti di produzione comportano anche costi considerevoli per le aziende, che devono provvedere al loro smaltimento. Tuttavia, provvedere al loro smaltimento molto spesso può essere visto più come un’opportunità che un vero e proprio problema, perché alcuni di essi attraverso un approccio strategico, infatti, possono essere trasformati in una risorsa preziosa.
Il riutilizzo: una scelta concreta per la salvaguardia dell’ambiente
In Fabo abbiamo deciso di intraprendere questa scelta di riutilizzare una parte dei nostri scarti per poter creare altro materiale di utilizzo.  Per fare questo collaboriamo con Lucy Plast, un’azienda, che rigenera materie plastiche, produce granuli, compound e stampa ad iniezione articoli in plastica rigenerata. Nel 2023 abbiamo fornito a Lucyplast quasi 600.000 kg di materiale di scarto che si presentava in presse e bobine ed è stato ritirato a mezzo centinato e carrabili.
Il nostro scarto viene utilizzato in produzioni per ottenere dei compound rigenerati e certificati secondo la Certificazione PSV (Plastica seconda vita) e ci vengono forniti i codici dei materiali in cui i nostri scarti sono utilizzati.

 

A cosa danno vita i nostri scarti di produzione?
Grazie a questo processo di rigenerazione dei nostri scarti, vengono prodotte cassette di plastica per utilizzo agricolo, pallet riutilizzabili, flange stampate in PP, coni per la segnaletica stradale e nuovi granuli di plastica riciclata.
Ogni lotto di compound rigenerato è accompagnato da un dossier REACH, che documenta l’origine degli scarti, il processo di lavorazione e le caratteristiche finali del prodotto.
La valorizzazione degli scarti di produzione è un elemento chiave dell’economia circolare, un modello economico che mira a ridurre al minimo gli sprechi e a massimizzare il riutilizzo delle risorse. Adottando un approccio di economia circolare, le aziende possono generare valore sia per sé stesse che per l’ambiente.
Crediamo fortemente che così facendo, Fabo contribuisca alla riduzione dell’impatto ambientale e al contempo migliori l’efficienza aziendale riducendo i costi di smaltimento e creando valore.

Posted by Ilaria Beggi

Sai come si fa il colore in FABO?

I nastri personalizzati rappresentano per noi uno dei segmenti strategici di mercato dove Fabo sta continuando a crescere ed investire. Ma vogliamo spiegarvi ancora meglio, cosa ci sta dietro alla creazione di un nastro personalizzato, partendo da un elemento fondamentale: il colore.

La nostra cucina colori è composta da una serie di strumenti professionali che insieme danno vita a quello che è il nostro mondo della stampa a colori, come:

un software di costruzione colore,
una macchina dosatrice tintometrica,
uno spettrofotometro per controllo colore.

Il software di costruzione del colore, unito all’esperienza degli operatori, permette di creare il colore richiesto dal cliente con precisione e alta definizione, su qualsiasi supporto. Questo passa la ricetta colore alla macchina dosatrice tintometrica e attraverso lo spettrofotometro procediamo al controllo qualità.

Spettrofotometro e macchina tintometrica per una maggiore precisione nella formulazione del colore
La macchina tintometrica è quello strumento utilizzato per miscelare e dosare accuratamente i pigmenti e le vernici utilizzate nella colorazione dei materiali. Nel nostro caso si tratta dei supporti in polipropilene o carta e degli adesivi acrilici e hot melt con cui realizziamo i nastri adesivi.

Questa macchina realizza colori accurati e definiti, riducendo il margine di errore nella loro preparazione e resa. Grazie al tintometro siamo in grado di miscelare con precisione i pigmenti necessari per ottenere il colore desiderato per il supporto del nastro adesivo, riuscendo così a soddisfare le specifiche esigenze dei clienti in termini di resa e accuratezza.

In FABO, per controllare la macchina dosatrice tintometrica nella corretta miscelazione delle tonalità standard e no, utilizziamo lo spettrofotometro con libreria digitale, uno strumento altamente accurato e performante che rileva con certezza il colore richiesto all’interno di un delta di tolleranza. Questo, in breve, misura la differenza cromatica fra quanto richiesto dal cliente e ciò che è presente in macchina, attraverso una libreria digitale.

L’avvalersi del software, unitamente allo spetto fotometro e alla macchina tintometrica, consente di ottenere una riproduzione definita del colore desiderato, garantendo coerenza e uniformità nella colorazione oltre che una corrispondenza precisa del pigmento. Grazie all’accuratezza e alla precisione degli strumenti, possiamo ridurre i tempi di messa in opera, velocizzando la produzione.

Non soltanto: ogni qualvolta venga richiesto un determinato colore, anche a distanza di tempo tra un lavoro e l’altro, non incorriamo in incongruenze o variazioni di sorta grazie proprio alla precisione di software, libreria digitale e basso delta di tolleranza. La ripetitività di un preciso e particolare colore (sia base che personalizzato), senza margine di errore e senza dover ripartire, ogni volta, da capo nella sua creazione, è fondamentale per garantire qualità e affidabilità della resa.

Affinché ogni strumento mantenga il proprio funzionamento corretto in Fabo ci adoperiamo per una costante manutenzione oltre ad un periodico aggiornamento software tanto a cadenza mensile che annuale, rinnovandone così la certificazione.

Grazie al nostro personale qualificato e alla combinazione di questi strumenti, riusciamo a realizzare molteplici soluzioni su fondo avana, bianco e colorato, oltre che su supporto in polipropilene o carta, sia su adesivo acrilico che hot melt, diventando così un fornitore completo per tutti i nostri clienti.

Posted by Benedetta Ballati

Nastro per mascheratura: versatilità e precisione

Il nastro per mascheratura è uno strumento versatile e indispensabile in diversi settori, dalla pittura e decorazione, dall’automotive all’edilizia e al fai da te. Con una varietà di tipi e caratteristiche disponibili, la scelta del nastro giusto può fare la differenza in termini di efficienza e risultati finali. Questo prodotto ha sempre un supporto in carta e un adesivo che può variare.

In questo articolo, ci concentreremo sui bisogni specifici degli utenti e su come il nastro per mascheratura può soddisfarli.

Precisione e controllo:

Che si stia dipingendo una parete o riparando un mobile, la precisione è fondamentale. Il nastro per mascheratura (o masking) offre la possibilità di fare bordi netti e ben definiti, evitando sbavature e imperfezioni. La differenza la fa la scelta di un nastro con una buona adesione per garantirne la tenuta su superfici lisce o ruvide.

Facilità d’uso:

Il nastro per mascheratura dovrebbe essere facile da applicare e rimuovere, senza lasciare residui appiccicosi. È fondamentale valutare la qualità perché deve essere un prodotto che non si sfalda e non si strappa facilmente con rischio di non avere un lavoro di imbiancatura eccellente.

Resistenza:

A seconda dell’utilizzo, il nastro per mascheratura deve essere in grado di resistere a solventi, vernici e temperature elevate. A questo proposito a secondo dell’uso deve essere un prodotto resistente all’acqua e al calore, soprattutto alle alte temperature.

Ecosostenibilità:

Per un futuro più verde, l’ideale è sempre un nastro realizzato con materiali che rispettano più possibile l’ambiente in cui viviamo e senza l’utilizzo di solventi nocivi.

All’interno della gamma Fabo abbiamo selezionato 3 dei prodotti per professionisti, dedicati alla mascheratura che garantiscono i 4 punti sopra elencati:

Nastro per mascheratura professionale per esterni, in carta semi crespata con adesivo acrilico a base acqua. Si tratta di un prodotto in grado di resistere durante lavori di pittura esterni. Resistente all’acqua e alla temperatura
Nastro per mascheratura professionale per superfici delicate in carta semicrespata e adesivo acrilico a base di acqua. Prodotto altamente qualitativo che non lascia residui durante il lavoro e protegge le superfici su cui viene applicato. Il nastro Fabo è particolarmente indicato per superfici delicate e sensibili che lo rende un prodotto affidabile e di qualità.
Nastro per mascheratura per esterno e interni in carta washi che è un tipo di carta di riso liscia giapponese con un adesivo acrilico a base acqua. Il prodotto è versatile perché può essere utilizzato in interno e in esterno e grazie al suo utilizzo garantisce sicuramente bordi più precisi durante i lavori da effettuare

Tutti i 3 nastri masking di Fabo sono prodotti in Italia, sono in carta ed hanno un adesivo acrilico a base acqua, assolutamente privo di solvente che lo rende un nastro che va verso una scelta sostenibile.

Il nastro masking normalmente è utilizzato da imbianchini, carrozzerie ed imprese edili per lavori che riguardano la verniciatura, ma è sicuramente un prodotto versatile che può essere usato per realizzare disegni, stencil, decorazioni su pareti o anche mobili. Può anche essere uno strumento utile per fissare dei teli da pittore, carte da parati e materiali leggeri. Utile, infine, anche per riparare piccoli strappi o fori che possono capitare su materiali come carta e cartone.

La versatilità e la facilità d’uso fanno di questo prodotto sicuramente un nastro adesivo utile in più contesti e in più settori. La facilità d’uso però deve sposarsi con la precisione di applicazione e su questo punto la qualità del nastro è fondamentale nella scelta del prodotto migliore.

Posted by Benedetta Ballati

La soddisfazione del cliente: l’importanza dell’ascolto

In un mercato sempre più competitivo, il grado di soddisfazione del cliente o customer satisfaction è un fattore chiave per il successo a lungo termine di qualsiasi azienda. Le aziende che si impegnano a creare relazioni durature con i propri clienti normalmente sono riconosciute come quelle premiate con una maggiore fidelizzazione, un aumento del fatturato e una reputazione positiva.

FABO crede fermamente che i clienti siano il motore della crescita aziendale e proprio per questo abbiamo deciso di ascoltare e capire ancora meglio i loro bisogni e le loro richieste attraverso un sondaggio di customer satisfaction con poche e semplici domande. Abbiamo deciso di utilizzare questo strumento per comprendere le opinioni e i feedback su prodotti, servizi e assistenza.
I risultati di una buona soddisfazione del cliente
I risultati sono stati molto incoraggianti e positivi. I dati che abbiamo raccolto ci hanno aiutato ad analizzare meglio i nostri punti di forza e a capire come sfruttare le opportunità che il mercato ci offre. È fondamentale ascoltare le voci di coloro che ogni giorno comprano ed usano i nostri nastri adesivi e soprattutto accogliere gli spunti che possono fornirci, perché alcuni di essi possono essere utilizzati nel processo decisionale su aspetti del business, come lo sviluppo di nuovi prodotti, il miglioramento del servizio clienti o l’ottimizzazione delle campagne di marketing.

FABO è da sempre un’azienda “cliente-centrica”, ovvero una realtà dove il cliente è una priorità.

A dimostrazione di questo parlano i risultati del sondaggio effettuato che confermano che questa è la direzione giusta da seguire, ovvero quella di offrire sempre di più prodotti di elevata qualità e tailor made con l’obiettivo di soddisfare ed andare incontro a quante più richieste possibili. Non solo, il focus sul cliente lo dimostriamo anche nel lavorare  parallelamente sull’innovazione e sulle ricerche che andiamo ad effettuare grazie agli spunti che derivano da chi i nostri prodotti li utilizza tutti i giorni.

Posted by Benedetta Ballati

PRIVATE LABEL NEL MONDO DEI NASTRI ADESIVI

Quanto conosci la private label?
Nel mercato di oggi, dove la concorrenza è spesso numerosa e dove differenziarsi è importante, il concetto di private label può essere una strada da perseguire e da valutare.

Il termine “private label” o marca privata, si riferisce alla pratica attraverso la quale un produttore crea un prodotto e lo commercializza sotto il marchio di un rivenditore o di un marchio privato, anziché sotto il proprio nome. In sostanza, il marchio diventa l’emblema di un’identità unica e personalizzata, anche se la produzione è gestita da un terzo.

 
La personalizzazione: cuore pulsante
Il cuore delle private label è la personalizzazione. Questa pratica offre ai clienti e ai marchi la possibilità di plasmare un prodotto secondo le proprie esigenze e visioni.

Fabo è una delle aziende in Italia in grado di produrre una linea di private label personalizzata.

 
Come funziona solitamente?
Lavoriamo insieme al cliente cercando di scegliere la gamma di prodotti compatibilmente alle nostre esigenze produttive e alle richieste che ci vengono fatte. È importante tenere conto di molti fattori nello sviluppo di un prodotto: l’obiettivo è sempre l’efficienza produttiva per cui è importante per noi valutare bene i prodotti che abbiamo già a disposizione da personalizzare insieme allo studio del confezionamento. Per fare questo mettiamo a disposizione tutto il nostro know-how conoscitivo guadagnato in 50 anni sul mercato.

Il nostro affiancamento avviene dalla scelta della gamma, fino ad arrivare al packaging e all’imballo finale. Abbiamo un reparto grafico interno che può occuparsi dello sviluppo di grafiche e pack in base agli input dei marchi. Possiamo consigliare quale disegno può essere più adatto alla stampa e quale tipologia di stampa e colori utilizzare.

 
Imballo e confezionamento della private label
Anche l’imballo è fondamentale quando si parla di marca privata perché in base alla consegna, bisogna studiare correttamente i minimi pezzi da contenere ed anche le etichette da apporre. Infine, siamo in grado di fornire il prodotto in box pallet da banco e da testata per organizzare promozioni o dare una visibilità speciale al suo prodotto.

 

In sintesi, lo sviluppo della private label va ben oltre il semplice apporre un marchio su un prodotto. È un’esperienza, come abbiamo detto, di personalizzazione e differenziazione.

Naturalmente per un prodotto come il nostro è fondamentale uno studio di fattibilità preliminare che ponga al centro dell’analisi le quantità richieste, l’efficienza della produzione e la logistica. Questi 3 fattori incidono fortemente sulla produzione di un marchio privato e fanno la differenza per la scelta di una gamma di prodotti.

 

 

Posted by Benedetta Ballati

I MACCHINARI DI TAGLIO DEL NASTRO ADESIVO

Le taglierine sono macchine progettate per il taglio preciso ed automatizzato di bobine di semi-lavorato. Questi sistemi consentono di convertire grandi bobine di nastro in dimensioni e formati specifici richiesti dai clienti per scopi di imballaggio o altre applicazioni.

Il taglio delle bobine attraverso le taglierine rappresenta la fase finale nella produzione del nastro adesivo, prima che il prodotto venga confezionato nelle scatole per essere spedito.

 
Come funziona esattamente?
Nella macchina sono caricate le materie prime: la bobina di semilavorato ed i manicotti. Questi ultimi sono il supporto centrale normalmente in cartone sui quali avviene avvolto il nastro per formare il rotolo.

La taglierina ha una doppia funzione: trasforma tagliando la bobina in strisce di nastro di diversa larghezza e le avvolge contemporaneamente sul manicotto singolo per una lunghezza impostata.

Quando il cliente lo richiede è possibile applicare una bandella al nastro, ovvero quel testimone di inizio rotolo che garantisce un accesso facilitato per aprire il prodotto. La bandella di solito è in plastica bianca, o talvolta in carta, misura 19 mm e viene applicata prima della fase di taglio.

 
Quanti tipi di taglio possono esserci?
Le taglierine possono garantire, a seconda delle possibilità e delle attrezzature, 3 tipologie di taglio: a pressione, a lametta, a forbice.

Entriamo più nel dettaglio dei singoli tagli.

Il taglio a pressione o “easy tear” permette di applicare l’effetto di “taglio facilitato” sul nastro. Il taglio non è netto e va a lasciare un bordo che è leggermente sfilacciato, non percettibile all’occhio umano. Si tratta di micro-tagli che non indeboliscono il nastro ma creano dei punti che facilitano l’innesto dello strappo manuale

Il taglio a lametta è il taglio più diffuso. Vengono inserite all’interno dei macchinari delle lamette sottili che permettono il frazionamento del materiale. È un taglio preciso ma non sempre perfettamente lineare come quello a forbice perché le lamette possono avere micro vibrazioni. Inoltre, non è in grado di tagliare i materiali più particolari.

Il taglio a forbice (utilizzato per i nastri in adesivi e per la carta gommata) è il taglio migliore in termini di precisione perché è fatto da una lama metallica rotante che insiste su una contro-lama. In questo modo si garantisce un taglio estremamente dritto ed è possibile tagliare qualsiasi tipo di materiale.

 
L’effetto packroll
Sempre all’interno delle taglierine, inoltre, è possibile applicare un effetto di pressione sul prodotto rendendo il rotolo più compatto e silenzioso. Questo procedimento si chiama “packroll”.

La tecnica del packroll prevede che all’interno della taglierina vengano inseriti dei pressini che vanno a comprimere il rotolo in direzione radiale durante l’avvolgimento. La pressione che viene applicata sul prodotto può essere variabile, così da scegliere se il nastro deve essere più o meno compatto.

Il packroll accelera l’eliminazione dell’aria fra le spire del nastro: il rotolo risulta esteticamente migliore e lo svolgimento ancora più silenzioso. Questo è utile in quei contesti dove una riduzione del rumore di svolgimento del nastro, durante il suo utilizzo, è ancora più importante.

 
Sicurezza e taglio, temi che vanno a braccetto
Naturalmente il tema della sicurezza delle macchine di taglio è una priorità. Le taglierine sono dotate degli ultimi sistemi di sicurezza attiva e passiva come coperture protettive, sensori e sistemi di arresto di emergenza, sia in caso di errori che malfunzionamento, al fine di garantire la massima protezione delle persone che lavorano su queste macchine.

Una volta che il prodotto è stato tagliato nella dimensione e lunghezza desiderate, i rotoli escono dalla taglierina con un nastro trasportatore che li conduce verso il sistema di confezionamento.

La fase del taglio del nastro adesivo è una fase cruciale del nostro processo produttivo dove l’attenzione, la precisione, il dettaglio, la tecnologia sono fondamentali per la riuscita del risultato finale e la richiesta specifica del singolo cliente.

 

Posted by Benedetta Ballati

IL NASTRO ANTIEFFRAZIONE O NASTRO SICUREZZA

Come e dove si colloca il nastro antieffrazione nel mercato?

La sicurezza è un elemento cruciale in un mondo sempre più interconnesso, in cui le merci viaggiano attraverso reti globali di trasporto per raggiungere destinazioni in tutto il mondo. Questa importanza si estende ben oltre il semplice rispetto delle leggi e dei regolamenti. Proprio per questo crediamo che sia sempre più fondamentale garantire l’integrità dei beni e, di conseguenza, la fiducia dei nostri clienti.

Uno degli strumenti per garantire che gli imballi arrivino integri, è il nastro antieffrazione FABO con cui possiamo spedire merci e oggetti.

Si tratta di un dispositivo di sicurezza appositamente progettato per sigillare pacchi e spedizioni in modo che non possano essere aperti o manomessi senza lasciare segni evidenti. Questo prodotto rappresenta una soluzione di sicurezza che serve a proteggere l’integrità dei contenuti dei pacchi e a evidenziare immediatamente qualsiasi tentativo di accesso non autorizzato.

Il prodotto di cui parliamo è un nastro in poliestere biorientato (PET), con un adesivo a base acrilico, quindi completamente privo di solventi, a svolgimento silenzioso (utile per limitare il fastidio acustico causato da un utilizzo duraturo).

Ma rispetto ad un normale nastro c’è di più, perché può contenere un messaggio di antieffrazione che, in caso di apertura, funziona come una specie di antifurto.

 
Come funziona esattamente il nastro antieffrazione?
Il funzionamento è molto semplice e immediato: proprio per questo rappresenta una soluzione di sicurezza veloce e economica.

Il messaggio di antieffrazione viene applicato sul supporto mediante stampa flessografica che attraverso un sistema di rilascio si imprime sulla superficie di applicazione. Se il pacco o l’imballo viene manomesso sulla sua superficie comparirà un messaggio di allerta che testimonierà il tentativo di effrazione.

Normalmente questo nastro è riconoscibile proprio per il suo colore, di norma rosso o con colori forti, proprio perché visivamente si capisca la sua funzione.

All’interno della nostra gamma di prodotti oltre al nastro antieffrazione offriamo anche delle etichette con la stessa identica funzione, ma per spedizioni di imballi e pacchi di piccole dimensioni.

 
Quali sono le caratteristiche principali di questo prodotto?
Grazie alla nostra capacità di customizzazione possiamo stampare questo nastro in più colori e avendo un reparto reparto grafico interno, possiamo personalizzare anche il messaggio che deve essere scritto all’interno.

Non solo, grazie alla nostra produzione interna, possiamo anche fornire diverse dimensioni, lunghezze e misure in base alle richieste del nostro cliente.

Ma questo prodotto potrebbe anche avere una funzione comunicativa importante, se pensiamo ad esempio al mercato dell’e-commerce, dove un cliente potrebbe trovarsi un messaggio simpatico, una volta che apre il pacco del suo brand preferito.

Ma c’è di più: le etichette antieffrazione di cui abbiamo parlato sopra possono diventare anche un sigillo di protezione unico e personale dove poter imprimere: loghi e immagini, Qr code, indirizzi web e canali social, codici a barre, numeri seriali progressivi.

 
Quali sono i mercati più interessati ad utilizzare questo nastro?
Il nastro antieffrazione è un nastro che può essere utilizzato in più mercati, sulla base all’importanza delle merci che vengono spedite. Sicuramente il mercato dell’ecommerce è uno dei più coinvolti in questo frangente considerando l’importanza delle merci che vengono spedite, pensando in particolar modo al mercato del lusso. Ma anche il mercato farmaceutico è un mercato di sicuro interesse per questo prodotto, tenendo conto spesso dell’importanza e della rarità di alcuni medicinali che vengono spediti. Non da meno è il mercato alimentare dove gli imballi sono spesso manomessi e dove la sicurezza deve essere massima considerando la salute delle persone.

A livello più circoscritto il nastro antieffrazione è un prodotto molto utile nella spedizione di documenti di una certa importanza e riservati, dove spesso oltre al nastro si usano anche le etichette, che magari rappresentano un prodotto più smart e di più veloce utilizzo.

Ma le etichette potrebbero essere anche un valido strumento anche per tutta l’industria della ristorazione che utilizza i servizi di delivery a casa, poiché rappresenterebbe un sigillo di garanzia che il cibo che viene portato a casa sia consegnato in condizioni integre.

 

In conclusione, per noi il nastro antieffrazione è uno strumento essenziale per migliorare la sicurezza, proteggere beni e prodotti, prevenire l’accesso non autorizzato e rilevare tempestivamente tentativi di manomissione.

Questo strumento è versatile e può essere adattato a una vasta gamma di applicazioni aziendali per garantire che le risorse aziendali siano protette e che i clienti possano fidarsi della sicurezza dei prodotti e delle spedizioni.

Posted by Benedetta Ballati

QUANDO LA SOSTENIBILITÀ PASSA DAI NASTRI SOLVENT FREE

La sostenibilità nel mercato dei nastri adesivi
Oramai da diversi anni una delle tematiche maggiormente affrontate da aziende, cittadini e istituzioni è quella della sostenibilità.

Etimologicamente derivante dal verbo latino “sustĭneo, sustinēre”, che significa resistere, durare ma anche sostenere, sorreggere, sop-portare, proteggere e nutrire, oggi ha assunto un significato ancora più forte e ampio, abbracciando qualsiasi aspetto della vita di ognuno di noi: dalla sfera ambientale a quella politica, da quella produttiva a quella sociale, il concetto di sostenibilità viene affrontato con l’obiettivo comune di migliorare le condizioni esistenti.

Grazie all’attenzione costante sul tema, il mondo è diventando sempre più consapevole dell’importanza della sostenibilità, e le aziende stanno cercando modi innovativi per ridurre il loro impatto ambientale e sociale.

Forse non tutti sanno ma 50 anni fa la nostra azienda è nata lanciando proprio un prodotto completamente sostenibile: la carta gommata. Si trattava di un prodotto in carta, con un adesivo in amido di mais (non alimentare) che grazie al contatto con l’acqua, si attiva. Vi ricordate il concetto dei vecchi francobolli? Ecco funzionava esattamente allo stesso modo.

Questa nostra scelta, all’epoca innovativa e futuristica, e la nostra voglia di creare prodotti sostenibili sia in termini di produzione che in termini ambientali, sono da sempre radicate nella nostra cultura.

Ad oggi però sul mercato continuano ad esserci molti prodotti a base solvente. Si tratta di nastri dove l’adesivo che viene spalmato sul prodotto viene lavorato attraverso l’uso di solventi. Cerchiamo di capire meglio di che cosa si tratta e quali sono gli impatti.
Quali sono i rischi nella produzione di nastri adesivi a base solvente?
I primi nastri adesivi prodotti erano su supporto PVC e con adesivo a solvente. Questa procedura però è da sempre abbastanza rischiosa.

La produzione di nastri adesivi a base solvente può comportare diverse forme di pericolosità a causa dell’uso di sostanze chimiche pericolose e dei processi industriali coinvolti tanto per le aziende e i lavoratori, quanto per l’ambiente.

In primis perché gli impianti hanno un certo grado di pericolosità essendo il solvente un materiale infiammabile, ma non solo. Inoltre, per lavorare il solvente occorre che ci siano degli ottimi impianti di recupero dei residui, perché il rischio è che piccole tracce di solvente restino sul nastro adesivo. Va da sé che questo rappresenta un rischio per l’utilizzatore finale. (Non scordiamoci che molto spesso usiamo la bocca per tagliare il nastro adesivo in modo veloce).

Lavorare con adesivi a base solvente oggi è un rischio duplice per il produttore e per il consumatore, perché questo procedimento richiede notevoli controlli in termini di sicurezza (spesso assenti) e perché i materiali utilizzati possono risultare molto nocivi per la salute e per l’ambiente.
La transizione da solvente a solvent free
La transizione verso alternative più sicure ed ecologiche, attraverso tecnologie solvent-free, può di fatto contribuire a ridurre significativamente la pericolosità associata alla produzione di nastri adesivi, oltre a limitare notevolmente l’impatto ambientale complessivo delle operazioni produttive.

Ma come si può garantire un elevato standard qualitativo pur sostituendo un elemento base nel procedimento produttivo?

Noi lo abbiamo fatto sostenendo e implementando la produzione attraverso due tecnologie solvent free, quella acrilica a base acqua a cui abbiamo aggiunto quella hot melt.

Nella prima è utilizzato un polimero acrilico in dispersione acquosa, nella seconda le materie prime solide (gomme e resine sintetiche) sono portate ad alte temperature attraverso un processo di “masticazione” che non prevede l’uso di solventi. Entrambe le tecnologie rispondono alla richiesta di trovare un’alternativa valida ed efficace ai tradizionali nastri adesivi a solvente.

Quello che deve essere chiaro è che la tecnologia acrilica e quella hot melt hanno qualitativamente gli stessi risultati della tecnologia a solvente. Non ci sono differenze qualitative sul prodotto, ci sono differenze di scelte sostenibili tra chi come noi sceglie di non usare solventi in produzione e chi invece sceglie diversamente.

La scelta solvent free è quella che abbiamo fatto oramai da molti anni proprio con la volontà di differenziarci sul mercato e voler creare una linea sostenibile sia in termini ambientali che produttivi. Per oltre 40 anni abbiamo investito in questa scelta con consapevolezza, sicurezza e innovazione.

Crediamo sia il passo nella giusta direzione verso un mondo più attento agli impatti ambientali, dove la tecnologia e l’ecologia si fondono per il bene del pianeta e di tutti noi.

 

Posted by Benedetta Ballati

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