Le taglierine sono macchine progettate per il taglio preciso ed automatizzato di bobine di semi-lavorato. Questi sistemi consentono di convertire grandi bobine di nastro in dimensioni e formati specifici richiesti dai clienti per scopi di imballaggio o altre applicazioni.
Il taglio delle bobine attraverso le taglierine rappresenta la fase finale nella produzione del nastro adesivo, prima che il prodotto venga confezionato nelle scatole per essere spedito.
Come funziona esattamente?
Nella macchina sono caricate le materie prime: la bobina di semilavorato ed i manicotti. Questi ultimi sono il supporto centrale normalmente in cartone sui quali avviene avvolto il nastro per formare il rotolo.
La taglierina ha una doppia funzione: trasforma tagliando la bobina in strisce di nastro di diversa larghezza e le avvolge contemporaneamente sul manicotto singolo per una lunghezza impostata.
Quando il cliente lo richiede è possibile applicare una bandella al nastro, ovvero quel testimone di inizio rotolo che garantisce un accesso facilitato per aprire il prodotto. La bandella di solito è in plastica bianca, o talvolta in carta, misura 19 mm e viene applicata prima della fase di taglio.
Quanti tipi di taglio possono esserci?
Le taglierine possono garantire, a seconda delle possibilità e delle attrezzature, 3 tipologie di taglio: a pressione, a lametta, a forbice.
Entriamo più nel dettaglio dei singoli tagli.
Il taglio a pressione o “easy tear” permette di applicare l’effetto di “taglio facilitato” sul nastro. Il taglio non è netto e va a lasciare un bordo che è leggermente sfilacciato, non percettibile all’occhio umano. Si tratta di micro-tagli che non indeboliscono il nastro ma creano dei punti che facilitano l’innesto dello strappo manuale
Il taglio a lametta è il taglio più diffuso. Vengono inserite all’interno dei macchinari delle lamette sottili che permettono il frazionamento del materiale. È un taglio preciso ma non sempre perfettamente lineare come quello a forbice perché le lamette possono avere micro vibrazioni. Inoltre, non è in grado di tagliare i materiali più particolari.
Il taglio a forbice (utilizzato per i nastri in adesivi e per la carta gommata) è il taglio migliore in termini di precisione perché è fatto da una lama metallica rotante che insiste su una contro-lama. In questo modo si garantisce un taglio estremamente dritto ed è possibile tagliare qualsiasi tipo di materiale.
L’effetto packroll
Sempre all’interno delle taglierine, inoltre, è possibile applicare un effetto di pressione sul prodotto rendendo il rotolo più compatto e silenzioso. Questo procedimento si chiama “packroll”.
La tecnica del packroll prevede che all’interno della taglierina vengano inseriti dei pressini che vanno a comprimere il rotolo in direzione radiale durante l’avvolgimento. La pressione che viene applicata sul prodotto può essere variabile, così da scegliere se il nastro deve essere più o meno compatto.
Il packroll accelera l’eliminazione dell’aria fra le spire del nastro: il rotolo risulta esteticamente migliore e lo svolgimento ancora più silenzioso. Questo è utile in quei contesti dove una riduzione del rumore di svolgimento del nastro, durante il suo utilizzo, è ancora più importante.
Sicurezza e taglio, temi che vanno a braccetto
Naturalmente il tema della sicurezza delle macchine di taglio è una priorità. Le taglierine sono dotate degli ultimi sistemi di sicurezza attiva e passiva come coperture protettive, sensori e sistemi di arresto di emergenza, sia in caso di errori che malfunzionamento, al fine di garantire la massima protezione delle persone che lavorano su queste macchine.
Una volta che il prodotto è stato tagliato nella dimensione e lunghezza desiderate, i rotoli escono dalla taglierina con un nastro trasportatore che li conduce verso il sistema di confezionamento.
La fase del taglio del nastro adesivo è una fase cruciale del nostro processo produttivo dove l’attenzione, la precisione, il dettaglio, la tecnologia sono fondamentali per la riuscita del risultato finale e la richiesta specifica del singolo cliente.